Giorgio Rossi disegnato da Andrea Pazienza 1987

Come direbbe E. Satie‚ “è un mammifero danzante”.

All’età di 4 anni‚ vedendo il clown svizzero Dimitri esibirsi nel surreale tempo della scena‚ ha capito che il teatro era la sua vita.
 Deve la sua fortuna artistica all’aver potuto assistere ai lavori di grandi maestri (Kantor, Brook, Bausch, Carlson) e‚ con alcuni‚ ha imparato l’arte scenica‚ sia come allievo che come interprete.

Nel 1984‚ è co–fondatore della Sosta Palmizi‚ sigla sotto la quale‚ in 30 anni‚ hanno lavorato oltre 400 danzatori e non, che via via hanno trovato lavoro nelle maggiori compagnie di Teatro Danza Italiane e Europee o hanno fondato propri gruppi e alcuni dei quali oggi, fanno ne parte come Artisti Associati.

Con i suoi spettacoli‚ oltre 30 produzioni, che hanno superato le 1500 repliche, sta girando il mondo‚ grazie all’universalità dell’arte poetica del movimento.

Fa parte di quella specie di esseri in via di estinzione che crede profondamente nell’Arte Poetica del Movimento. Per questo 
si definisce un partigiano dell’immaginazione. La sua danza è fatta di un’energia organica giocosa, auto ironica e commovente, che auspica lo porti sulle scene ancora per molto tempo. In questi anni collabora con artisti di altri campi, come Andrea Pazienza, Paolo Fresu, Bernardo Bertolucci, Terry Gylliam, Stefano Benni, Paola Turci, Lucia Poli, David Riondino, Paolo Rossi, Banda Osiris, Gabriele Mirabassi, Danilo Rea, Elisabetta Pozzi, Jovanotti, Avion Travel, Francesco Bruni, Renato De Maria, Arnoldo Foa, Gianluigi Trovesi, Michele Rabbia, Marco Baliani, Fabio De Luigi, Tiziana Foschi, Eugenio Allegri, Max Gazzè e tanti altri, oltre a lavorare con persone di ogni età e comunità terapeutiche e vari gruppi di recupero sociale e nella scuola pubblica.

Come i suoi maestri, cerca di trasmettere l’esperienza avuta alle persone che lo scelgono come maestro.

Partecipa come danzatore alla trasmissione Vieni via con me di Roberto Saviano e Fabio Fazio.

Nel 2012 crea Cielo di Marzo per 15 ballerini dell’Opera di Roma; nel 2013 cura tutti i movimenti della Carmen di Bizet con L’Orchestra di piazza Vittorio, nel 2014 coordina 320 giovani per il Carnevale di Putignano. Nel 2014 lavora con 12 danzattori artisti associati della Sosta Palmizi per lo spettacolo Sulla felicità e realizza una coreografia per 22 danzatori all’Accademia Nazionale di Danza.

Da Dove Nascono le Stelle è il titolo della creazione 2015 di Giorgio Rossi con Simone Sandroni. Nello stesso anno presenta il suo nuovo solo Lasciati amare. Nell’autunno 2015 Giorgio Rossi è stato protagonista di episodi di condivisione creativa con alcuni coreografi. In novembre è andato in scena 220 Volt… e non sentirli con la partecipazione in veste di coreografi e interpreti di Alessandro Certini, Charlotte Zebey, Julyen Hamilton e Raffaella Giordano. Altra occasione di incontro è stato lo spettacolo 6QUI presentato all’interno della rassegna Invito di Sosta per il trentennale della Compagnia Sosta Palmizi con tutti i fondatori del collettivo storico.

Nel 2016 Rossi ha creato un nuovo spettacolo dal titolo Con il naso all’insù per bambini con interpreti e coautori Elisa Canessa, Federico Dimitri e Francesco Manenti e la collaborazione della scrittrice Nadia Terranova.

Nel 2018 ha debuttato con nuovo lavoro di teatrodanza per bambini dal titolo Costellazioni. Pronti, Partenza…Spazio! creato con Savino Italiano, Olga Mascolo e Anna Moscatelli ed è interprete, in uno dei ruoli principali, in Gran Circo Rossini, produzione Fondazione Pergolesi Spontini e El Grito.

Nel 2019 è curatore della residenza formativa e creativa presso l’École des Sables di Dakar, (Senegal) per il progetto di scambio “Italie, Culture, Afrique” promosso da MIBACT, Ambasciata Italiana a Dakar, Istituto Italiano di Cultura, Accademia Nazionale di Danza. Da queste esperienza nasce Le Melange des Anges, un lavoro che coinvolge danzatori italiani e senegalesi nella valorizzazione attraverso la danza delle differenti identità culturali e nello scambio di pratiche artistiche.

Il 2020 vede Giorgio Rossi impegnato insieme a Elisa Canessa, Federico Dimitri e Francesco Manenti in una nuova produzione: Esercizi di Fantastica, una creazione dedicata al pubblico dei bambini e delle famiglie, ispirata dall’idea di “Fantastica” dello scrittore Gianni Rodari, di cui nel 2020 si celebrano i 100 anni dalla nascita. Nello stesso anno, insieme all’astrofisico Stefano Sandrelli e l’attrice Maria Eugenia D’Aquino, crea Black Black Sky – performing universe; l’anno successivo la creazione viene declinata in una nuova versione fruibile in streaming.

Nel 2021 crea Gli ultimi giorni di Pompeo, spettacolo che debutta nell’aprile 2022; protagonisti dell’opera multidisciplinare: il noto fumettista Andrea Pazienza (il testo è suo) e la sua arte, uniti al linguaggio teatrale degli attori Riccardo Goretti e Massimo Bonechi e alla danza di Giorgio Rossi.

Nel 2022 avvia la collaborazione con il compositore e pianista Livio Minafra (vincitore dei premi Top Jazz nel 2005, 2008 e 2011) dal loro incontro nasce Agata, un progetto di improvvisazione per danza e pianoforte. La collaborazione dà inoltre avvio all’esperienza laboratoriale Improvvisi (luglio 2022 e luglio 2023) rivolta a danzatori e musicisti.

Nel 2023 il sodalizio con Minafra è confermato da una nuova produzione che amplia la collaborazione a Savino Italiano nella creazione di In_vento, lavoro sul tema dell’aria, dedicato alle nuove generazioni, prequel della produzione Aria prevista per la primavera 2024.

Nello stesso anno Giorgio Rossi cura la messa in scena e i movimenti coreografici di Vertigine della Lista spettacolo di e con Francesca Albanese, Silvia Baldini, Lorenzo De Simone e Laura Valli, nato dall’incontro con l’omonimo saggio di Umberto Eco.

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