Sofia Nappi

PUPO (2024)

ideazione e coreografia Sofia Nappi
interpreti 7 danzatori della compagnia Komoco in via di definizione
assistente alla coreografia Adriano Popolo Rubbio
luci Alessandro Caso
costumi Judith Adam
coproduzione  Burghof Lörrach (Germania), Danse Danse Festival Montreal (Canada), Escher Theater (Lussemburgo), MART Foundation (USA), Roxy Ulm (Germania), Sosta Palmizi, Tanz Köln (Germania), Theater Winterthur (Svizzera), Tollhaus Karlsruhe (Germania).
tour management ecotopia dance production
con il sostegno di ResiDance – azione del Network Anticorpi XL (Circuito CLAPS Lombardia, Capotrave/Kilowatt)

Durata 60′ ca

La nuova creazione di Sofia Nappi si ispira a Pinocchio e alla metamorfosi del burattino ricavato da un tronco di legno, centrale nell’opera di Collodi: come accade questa lenta trasformazione tra le due sembianze?

Con suggestioni, talvolta astratte, dalla commedia dell’arte, Sofia Nappi si interroga sul celebre racconto e sul tema delle bugie che vengono punite: un racconto che amiamo raccontare ai nostri bambini, o piuttosto una storia per adulti? Nonostante il tono fiabesco, l’opera di Carlo Collodi, pubblicata 140 anni fa nella città natale di Nappi – Firenze – rivela un lato oscuro e malinconico: la marionetta di legno che rinuncia completamente a sé stessa pur di diventare umano non perde forse così la sua innocenza e la sua impulsività, essendo continuamente obbligato a imparare dalle punizioni? Forse Pinocchio viene plagiato dalla società, perdendo la sua innocenza, i suoi primari “legnosi” desideri? In ogni incontro, e con ogni nuova avventura, i quattro stadi della tentazione – suggestione, colpa, punizione, salvezza – si ripetono: è così che il burattino impara i principi morali della società umana.

Lo spettacolo gioca con le figure, con i caratteri, con i costumi e con le ambientazioni, senza ricalcare esattamente quelli del racconto. La coreografia non ripropone in maniera didascalica la storia di Pinocchio: in PUPO il burattino diventa piuttosto una figura archetipica. La marionetta è all’inizio o alla fine della storia? Cosa guadagniamo e cosa perdiamo quando cresciamo? Il prezzo della salvezza consiste nella perdita di noi stessi? Lo spettacolo è un’esortazione a non dimenticare l’“io-bambino” e a rivederci nella bizzarra, puerile marionetta Pinocchio, che ci mostra come la società definisca sistematicamente le nostre vite, e come sia necessario discernere con consapevolezza le nostre libere scelte da quelle imposte.

ideazione e coreografia Sofia Nappi
interpreti 7 danzatori della compagnia Komoco in via di definizione
assistente alla coreografia Adriano Popolo Rubbio
luci Alessandro Caso
costumi Judith Adam
coproduzione  Burghof Lörrach (Germania), Danse Danse Festival Montreal (Canada), Escher Theater (Lussemburgo), MART Foundation (USA), Roxy Ulm (Germania), Sosta Palmizi, Tanz Köln (Germania), Theater Winterthur (Svizzera), Tollhaus Karlsruhe (Germania).
tour management ecotopia dance production
con il sostegno di ResiDance – azione del Network Anticorpi XL (Circuito CLAPS Lombardia, Capotrave/Kilowatt)

Durata 60′ ca

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